Giocare d’azzardo è come affrontare un avversario senza
scrupoli, più potente, più cattivo e - per giunta - più
consapevole del fatto che a vincere, alla lunga, sarà
sicuramente lui. Giocare d’azzardo, insomma, è sottoporsi
volontariamente alle angherie del Caso, rappresentato
nella nostra metafora nelle vesti di un pugile visto dalla
soggettiva di chi gioca (ndr: di chi guarda) e che si porterà
a casa una sicura vittoria.